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destionegiorno
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Sesto Senso, Arte e Poesia
Paola è una donna che vive in prima persona le storie della gente, in varie tematiche, dalla droga e ad altre tematiche contemporanee e non; cercando di trasmettere nei minimi dettagli le sue storie trasformandole in poesia e racconti.
E’ un’Artista nel Surrealismo- Spirituale e Onirico, (olio su ... (continua)
La sua poesia preferita:
I Venti e le Stagioni del Cuore
Nella Rosa dei Venti
movenze di suoni
nei rami
degli alberi secchi
fra le case
increspate
Quello che ulula
annunciando un temporale
refoli di Maestrale tra vicoli
stretti
A Primavera
tra i prati
tiepido e gentile fa tremare
le novelle... leggi...
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Paola Segatto
Dal Ritratto di Sissi (l’Imperatrice Elisabetta)
Introspezione
Adorna di gioielli
Son l’Amata Imperatrice,
nel ritratto risveglia il cuore ...
arcaiche lotte dovrò soffrire.
Nel muto canto rifiorii il pesco
Giammai ti condussi nel mio véggiar
Piccolo divin fiore, trasmisi in Te.
Nel superbo castello
Mi appari Tu.
La quiete mia sono maree
E i silenzi ad un devoto amore ...
Fasti imperiali
Fiori
Addobbano il mio scettro.
Dall’Austria imperitura, vi trovai la quiete
Mi promisi di un sogno più bello
Dall’Alto mi vien dato
E un giglio profumato,
giorno dopo giorno
m’invade, mi vestì di mistero
che sa impenetrarmi.
Fra amati sudditi nel Regno di Baviera,
sulle promiscue Alpi divenni Fanciulla.
Fra l’Eremo del Mare.
Proseguii fra le angustie navi,
fra lotte e disinganni, armeggiai scialuppe
ed il corno suonò a salpàr.
Portai in quelle rive, la gioia e la passion
O, simil mia figura non v’è,
dalla mia chioma bruna,
si addice sol a un Re.
Nella festante Reggia
Strazia la mente mia,
suscita in me lo spasimo,
mi avvinghia di terror.
Fra flutti immersi l’attimo qual vita in terra reco,
mi cerchio di diamanti e mi raggiro il pensier!
La folla esultante del bene amato Regno del Governatore.
Nel sussurrar fra venti,
ricomposi il mio canto
chi di promessa un dì felice fui!
E nel mio vanto attinsi ciò che poi svanì.
Un ceruleo marmo di Me, la grazia ancora in memoria,
Esso onora la fragile figura di un’Imperatrice tanto amata ...
Che seppe dare amore, sì di Lui consorte e nella morte il popolo ricorda con amor.
Salisti, o Regina sul crepuscolo
Sedesti,
sotto l’Ala di un Principe,
coronasti con le mani di tante spine,
fra fiumi di ricordi,
cantando poi solenne
quel fior di Biancospino sotto corolle d’Or.
Sii Tu innamorata Stella,
nello splendido fulgore
amasti il popolo perdutamente
rimanendo in un’arcaica epoca
nei cuori di tutti noi.
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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Nota dell'autore:
«Per ricordare la triste Imperatrice. Uccisa senza colpa; un nefasto destino.»